Giardino Botanico Valderia

Giardino botanico fin dall'Ottocento

Il giardino botanico Valderia del Parco delle Alpi Marittime si trova a Terme di Valdieri ed è un gioiello di natura multicolore in cui un passo dopo l'altro si può "sfogliare" il grande catalogo delle specie botaniche di quest'angolo di Alpi.
Un catalogo di piante comuni, rare e in alcuni casi endemiche come la Viola di Valdieri (Viola valderia) che dà il nome al giardino. Il piccolo fiore fu trovato per la prima volta tra le sassose sponde del Gesso nel 1780 da Carlo Allioni, illustre botanico piemontese.
Il luogo è particolarmente scenografico anche per la presenza di sentieri e vialetti risalenti all'Ottocento, periodo in cui venne allestito il Giardino degli Inglesi per le passeggiate degli ospiti del vicino stabilimento termale.
Dopo oltre due secoli sul luogo del suo ritrovamento, nel 1990, il Parco allestì Valderia. Per questa ragione Valderia è l’unico giardino botanico alpino che può vantarsi di ospitare al suo interno il locus classicus di una specie, il modo in cui i botanici chiamano il punto in cui è stata trovata una pianta per la prima volta.
Oggi le possibilità del parco sono ampliate grazie alla presenza di un sentiero naturalistico (lungo un chilometro con un dislivello di 60 metri) che permette di apprezzare al meglio l'ambiente e la biodiversità presenti.

Una passeggiata di scoperta

Il sentiero naturalistico nel suo tratto iniziale collega il centro visita ed informazioni del Parco con l’ingresso del giardino botanico percorrendo la passerella realizzata con doghe in legno, allestita per consentire la fruizione ai diversamente abili dell’area naturale a monte dell’abitato delle Terme.
Raggiunta la biglietteria il sentiero si inoltra all’interno del giardino botanico e si sviluppa con un percorso ad anello nel suggestivo bosco misto di abete bianco che caratterizza le basse pendici di Rocca di San Giovanni.
La lunghezza complessiva del percorso è di 1 chilometro e presenta un dislivello di 60 metri mentre il tempo di percorrenza è di circa un’ora.
Lungo la passeggiata sono stati predisposti una serie di pannelli informativi che forniscono ai fruitori spunti di osservazione per meglio interpretare le peculiarità dell’ambiente circostante e la ricca biodiversità che caratterizza questi luoghi.

Le roccere calcaree ospitano piante calcifile che vegetano sui rilievi di natura sedimentaria della bassa Valle Gesso e delle Alpi Liguri.

Il greto è colonizzato da piante erbacee dei detriti, che si adattano a terreni pietrosi e instabili; spiccate attitudini pioniere ha anche il lariceto, che ricopre principalmente le pendici secche e soleggiate tra i 1200 e i 2500 metri.

Il megaforbieto è un’associazione di “alte erbe” delle aree umide e fresche.

Nel prato vegetano specie che traggono vantaggio dalle concimazioni e dallo sfalcio periodico; queste consociazioni in cui prevalgono le foraggere si trovano all’imbocco delle valli, a quote non molto elevate.

La risorgiva ospita specie tipiche degli affioramenti di acqua, in particolare muschi e felci.

Nel sottobosco della faggeta sono presenti soprattutto piante che necessitano di humus abbondante e che fioriscono nei periodi in cui minore è l’ombreggiatura delle chiome degli alberi.

Tra le rupi e i detriti della roccera silicea troviamo buona parte degli endemismi esclusivi delle Alpi Marittime. Oltre il limite della vegetazione arborea, si possono osservare le specie tipiche della prateria alpina.

Nella torbiera, depressione del terreno in cui si raccolgono acque di sorgenti o di fusione delle nevi, sono presenti piante che vivono con l’apparato radicale a contatto con l’acqua. Si tratta di un ambiente tipico anche dei bordi di laghi poco profondi. Il terreno, ricco di torba, favorisce la crescita di carici, giunchi ed eriofori.

L’ arbusteto è costituito da piante legnose a portamento cespuglioso.

Per gias (dal latino iacere) nelle Marittime si indica lo stazzo, area in cui solitamente era tenuto a riposo il bestiame. Le poche specie presenti sono quelle in grado di sopportare le elevate concentrazioni di sostanze azotate dovute all’accumulo di deiezioni animali.

Lungo le sponde del ruscello vegetano piante dei luoghi umidi caratterizzati da scorrimento di acque superficiali.

Nell’abetina mista la specie prevalente è l’abete bianco, essenza che predilige un terreno ricco di sostanze nutritive e un’alta umidità atmosferica. Insieme all’abete bianco compaiono l’abete rosso e il larice.
Scarsa è la vegetazione del sottobosco, a causa dell’acidificazione prodotta dagli aghi delle conifere che si accumulano al suolo.

Natura ed inclusione

Per non privare nessuno delle bellezze del giardino, nel 2021, è nato Valderia Agil ovvero un percorso pensato per chi ha difficoltà motorie e che rende accessibile tramite una passerella di legno una parte degli ambienti di Valderia. L’intervento è stato realizzato nell’ambito di una collaborazione con il Lions Club, il circolo ‘L Caprissi e il Fan club Marta Bassino e si collega ad un’altra struttura ad anello (400 metri circa) per le carrozzine dotata di pannelli su natura, paesaggio e cultura del territorio.